
Foto di Fabrizio Perrini (grazie per la gentilezza)
Se un giorno non avrò le tue parole
vorrei che fosse l'eco ad inventarle.
Lo so quant'è ridicolo
che, chiuso in questo vicolo,
mi metta come un bimbo a circolare.
Ho messo degli occhiali come i tuoi
e un topo- palloncino alla chitarra
gonfiato da una bocca
che intanto non mi tocca.
-Ridicolo pensiero, cosa vuoi?
Adesso ho imparato che ti muovi
con la graziosa mossa del tuo corpo.
Eppure so che stoni,
che provochi silenzio e frastuono
nelle cose che ti suono.
Sarai un gioco erotico , forse altro.
sarai linguaggio onirico per molto.
Il fatto è che ti scrivo
dimenticando sempre
di farlo e di pensarlo senza dirlo.
Le quattro strofe sopra le ho già scritte.
La quinta te la canto per volere,
per farmi due risate,
per perdere il mio tempo,
perchè non amo il senso del dovere.
Si un dìa no tendrè tus palabras,
quisiera que las inventara el eco.
Sè que es ridìculo
que cerrado en este callejòn
me ponga a circular como un niño.
Me puse anteojos como los tuyos
y un ratòn -globo en la guitarra,
inflado por una boca
que , mientras tanto, no me toca.
_Ridìculo pensamiento, ¿què querès?
Ahora aprendì que te movès
con la graciosa "movida" de tu cuerpo.
Y sin embargo sè que desfinàs,
que provocàs silencio y rumor
en las cosas che te toco.
Seràs un juego eròtico, o tal vez otra cosa.
seràs lenguaje onìrico por mucho.
El hecho es que te escribo
olvidando siempre de hacerlo y de pensarlo sin decirlo.
Las cuatro estrofas anteriores ya las escribì.
La quinta te la canto por querer,
para reìrme algo,
para perder mi tiempo,
porque no amo el sentido del deber.
Nicolas aldo Parente